Finchè ce n'è
Entrambi, lui e lei, sapevano, e in
un certo senso ne erano coscienti in ogni momento della giornata, che
quanto
stava accadendo non poteva durare a lungo. A volte il senso della morte
incombente sembrava avere la stessa concretezza materiale del letto sul
quale
giacevano, e allora si avvinghiavano con una sorta di sensualità
disperata,
come un'anima dannata che afferra l'ultimo brandello di piacere quando
l'orologio
sta per battere l'ultima ora. Vi erano però anche momenti in cui si
illudevano
non solo di correre alcun pericolo, ma che la loro felicità sarebbe
durata per
sempre. Finché restavano prigionieri di loro stessi, pensavano, non
sarebbe
successo loro niente di male. Arrivarci era arduo e pericoloso... ma
quei
pensieri erano un luogo sacro. Era la stessa confusione che aveva
provato lui,
nell'osservare la parte più interna dei suoi occhi. Gli era parso di
poter
entrare in quel mondo di vetro e aveva pensato che così facendo il tempo
si
sarebbe fermato. Altre volte si abbandonavano, nella loro ansia di fuga,
ai
sogni ad occhi aperti. La fortuna li avrebbe assistiti
ininterrottamente? Avrebbero continuato a portare avanti la loro storia
segreta, così come
facevano incontrandosi in quei posti sperduti e desolati per tutta la
vita? O
forse la vita sarebbe morta e loro due, ricorrendo a tutta una serie di
sottili
espedienti, sarebbero riusciti a fuggire insieme o si sarebbero
suicidati mano
nella mano... o sarebbero scomparsi... si sarebbero cambiati i connotati
in
modo da non essere più riconoscibili, avrebbero imparato a parlare con
un
accento diverso, si sarebbero messi a lavorare in un posto ignoto, in un
luogo
incerto, e sarebbero vissuti in una stradina secondaria, senza essere
mai
scoperti? Tutte sciocchezze, ne erano entrambi ben consapevoli. Non
c'era
scampo. Quanto all'unico progetto veramente realizzabile, il suicidio,
non
avevano alcuna intenzione di metterlo in pratica. Tirare avanti giorno
dopo
giorno e settimana dopo settimana. Dilatare il più possibile un presente
che
non aveva futuro... sembrava a entrambi un istinto incontrollabile...
come
fanno i polmoni... che continuano a inspirare aria… finché ce n'è...